ARCHEO DESIGN – Instrumenta

DAL 5 FEBBRAIO AL 17 MAGGIO 2025

PRESSO IL M.A.N.U. – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL’UMBRIA

IN MOSTRA INNOVATIVI PRODOTTI DI DESIGN ISPIRATI AGLI STRUMENTI ANTICHI.

La terza edizione di Archeo Design conclude un articolato progetto di ricerca avviato nel 2022 su iniziativa del corso di Design dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” insieme ai Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, di cui fa parte il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.

La prima edizione dedicata al tema del “Convivio” ha dato vita a questa nuova metodologia di applicazione del design ai reperti antichi. La “Cura” è stato il secondo ambito esplorato dagli allievi dell’Accademia per consolidare questo approccio progettuale, che prende ispirazione dallo studio del passato per la creazione di prodotti innovativi e sostenibili.

“Instrumenta” è il titolo della terza edizione di Archeo Design che si concentra sullo studio dell’evoluzione degli strumenti da lavoro. A differenza degli scorsi anni, l’excursus storico trattato non si focalizza solo sull’epoca etrusca ma abbraccia un periodo più ampio per indagare le caratteristiche degli utensili dedicati alle attività manuali nel corso della storia dell’uomo.

Dall’amigdala preistorica fino ai dispositivi di misurazione rinascimentali, i manufatti indagati ci raccontano l’esigenza atavica dell’uomo di creare strumenti per modificare la materia che lo circonda o per misurare il tempo e lo spazio, come forma di appropriazione della realtà e superamento dei limiti del corpo umano.

Lo studio del passato ci restituisce il pensiero associato all’azione dell’uomo, attraverso l’impiego di strumenti utilizzati come estensioni delle mani. Lo sviluppo del cervello umano è infatti strettamente collegato al perfezionamento delle abilità manuali e gli utensili ne rappresentano l’espressione evolutiva.

Questa consapevolezza evidenzia nel presente l’importanza di salvaguardare le attività realizzate a mano: in un’epoca di profonda digitalizzazione del lavoro e di ricorso a tecnologie artificiali, il tema della mostra propone una riflessione sui primi manufatti che hanno caratterizzato l’uomo come essere “evoluto”.

Da queste riflessioni nascono gli undici progetti di “Instrumenta”, pensati come prodotti multifunzionali e analogici, che non necessitano di energia elettrica, quindi sostenibili proprio perché durevoli e capaci di attraversare i tempi, come i reperti che contempliamo accanto ai prototipi realizzati dai giovani designer dell’Accademia Vannucci.

Molti di questi progetti riportano l’attenzione anche sull’importanza dell’autoproduzione, intesa come “capacità di fare da soli”, contrastando la visione consumistica di un utilizzatore che acquista merce già fatta e se ne disfa appena questa si deteriora, inconsapevole di poter attingere alle proprie capacità manuali per realizzare o ripristinare gli oggetti in autonomia.

Chi utilizza questi prodotti potrà recuperare la soddisfazione di contemplare il frutto delle proprie mani. Potrà esibire questi strumenti come trofei, come opere d’arte da non abbandonare nelle cassette degli attrezzi; potrà esporli come invito al ritorno di buone pratiche di creazione, manutenzione, cura e riparazione delle cose che ci circondano.

Progetto a cura di: Prof.ssa Elisabetta Furin, Prof.ssa Maddalena Vantaggi, Diploma Accademico di Primo Livello in Product Design Sostenibile.

In mostra progetti di: Angeletti Sara, Angeloni Roberto, Bartoloni Giulia, Berettoni Cristiano, Blancardi Stella Maria, Brizi Nathalia, Chen Bingnan, Chen Ziyu, Di Giuseppe Alfonso, Ferranti Swami, Fiorucci Mattia, Galli Tina, Hao Zezhang, Hu Jialiwen, Li Hanwei, Li Jiayin, Li Yulin, Lun Liulin, Lupparelli Arturo, Pagliarulo Martina, Pelorosso Erica, Russo Federica, Savini Anna, Stirati Mattia, Tisei Giulia, Trani Camilla, Ugolini Nicole, Vagnarelli Mattia, Vannuzzi Francesco, Volpini Lucrezia, Xiu Dehui, Zhou Chunyu, Zhang Yuhan.